La leadership gentile per Antville

Hai mai sentito parlare di leadership gentile? Pochi giorni fa tutti noi di Antville siamo stati ad IF! Italians Festival, il Festival italiano della creatività, che quest’anno aveva come tema “La rivoluzione della gentilezza”. Un argomento che, per indole, abbiamo sempre avuto a cuore: troviamo che la gentilezza sia uno degli elementi chiave per rendere tutto più bello e più facile, per far funzionare le cose in modo piacevole ed eliminare inutili complicazioni. Inoltre, lavorando nel mondo della comunicazione, siamo stati costretti ad interrogarci, anche per motivi professionali, su quale sia il significato della gentilezza, sul perché sia così importante nella vita e nel lavoro.

Leadership e leadership gentile

La leadership si manifesta quando ci si trova a lavorare in gruppo: il leader è la figura che deve creare un allineamento fra le singole individualità, portando diverse persone a remare tutte nella medesima direzione. Ma non basta: chi guida un gruppo, infatti, lavorando insieme agli altri è in grado di tracciare la via da seguire, fungendo da punto di riferimento.

L’espressione latina “primus inter pares” è perfetta per riuscire a spiegare questo concetto, poiché identifica una persona rappresentativa in un gruppo di altre che sono al suo stesso livello e con pari dignità, il primus inter pares funge da guida e da coordinamento. Riassumendo, si può dire che la leadership gentile è la capacità di muovere energia positiva negli altri, con un approccio alla gentilezza che risulta fondamentale per costruire un paradigma basato sull’attenzione per le singole persone, per le opinioni e per le unicità.

L’approccio di Antville

All’interno di Antville abbiamo sposato appieno questo tipo di filosofia, sia fra i membri del team che nella gestione dei rapporti con clienti e partner. Si tratta di un atteggiamento che è insito nel metodo BrANTing. Ecco, ora ci sentiamo in dovere di aprire una piccola parentesi: cos’è il BrANTing? È l’evoluzione del classico Branding e si basa su tre pilastri principali: ascolto, affiancamento e contatto diretto. Questo consente di stabilire un rapporto più diretto consentendo così alle aziende di confrontarsi direttamente con il reparto strategico e creativo, ottimizzando i tempi, migliorando i rapporti interpersonali e mettendo al centro l’empatia, l’emotività, il rispetto e l’attenzione per le differenze che possono sussistere.

Tutto ciò ci consente di concentrarci sull’ascolto delle singole persone, delle loro opinioni ed esigenze. Come dice la nostra CEO e Creative Director Angela Pastore

“mettersi nei panni dell’altro è il primo passo per attuare uno scambio e creare sin da subito un rapporto di fiducia reciproco. Avere un approccio improntato alla gentilezza permette di entrare in sintonia con i brand e di comprendere quale sia la strada migliore per soddisfare e rispettare le richieste ed aspettative di ognuno”.

È proprio dalla sua innata leadership gentile che siamo riusciti, con lei in testa, a creare un ambiente cortese e al tempo stesso stimolante, dove tutti sono pronti a supportarsi per raggiungere un obiettivo comune.  In questo modo siamo in grado di affrontare senza difficoltà il necessario cambio generazionale, facendo interagire in modo rispettoso e stimolante diverse anime, quella innovativa e rivoluzionaria delle nuove generazioni e quella più tradizionale dei senior. Ci piacerebbe dire che la gentilezza salverà il mondo: forse non succederà, ma di sicuro migliora le nostre vite.

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