Desina Festival, la 4 giorni della Grafica e delle Culture Visive a Napoli.

Desina Festival è il nuovo evento indipendente dedicato a Grafica e Culture Visive - con pronuncia rigorosamente english - tenutosi dal 27 al 30 aprile a Napoli, ha visto insorgere i creativi partenopei, con un tuffo nel design, in quattro prestigiosi luoghi storici di un azzurrissimo centro storico partenopeo, per lo scudetto del Napoli.

I luoghi dove si è svolto il Desina Festival hanno visto la presenza di un notevole pubblico: FOQUS-Fondazione Quartieri Spagnoli con 27 talk, 49 speaker d’eccezione e tanti dei 13 workshop e delle 6 mostre in programma.

E poi laboratori, mostre ed eventi che si sono alternati tra Accademia delle Belle Arti, Riot studio, nel rinascimentale palazzo Marigliano, e Fondazione Made in Cloister, all'interno del chiostro piccolo della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, da ammirare anche come spazio espositivo e di lavoro per artisti e artigiani.

Al Desina Festival per quattro giorni agenzie, designer, creativi ed esperti internazionali hanno discusso di brand identity, editoria, stampa, illustrazione, type design, digital, packaging, motion design, video mapping e street art, con un tema scelto dall’omonima associazione culturale costituita da tre soci campani di ADCI, Stefano Pellone, Domenico Armatore e Nicola Feo, curatori della rassegna, che era tutto in una domanda: “Qual è l’impatto del tuo design?”. Domanda rivolta a tutti i partecipanti e ospiti per riflettere su come il visual design entri infondo ogni giorno nelle nostre vite. 

Proprio l’ADCI, Art Directors Club Italiano ha creduto fin da subito al Desina Festival: aperto, inclusivo e interamente gratuito, rivolto ai giovani e ai professionisti del settore, ma anche semplicemente agli amanti di grafica, design e culture visive.

Desina Festiva: Partiamo dall’inizio

Si è partiti dalla storica mostra di 25 Manifesti per Napoli, 1984-1986 uno dei primi progetti della Fondazione Napoli Novantanove curato negli anni ottanta dal grande designer Alan Fletcher di Pentagram, il design studio più celebre al mondo.

Poi la mostra temporanea Introspectabilia a cura di Illo. “L’Impatto a tre colori”, la mostra di poster sul tema dell’impatto, e “Marchi e identità del Made in Italy” a cura di AIAP.

Tutti i talk del Desina Festival sono stati presentati dalla designer napoletana Marialuisa Firpo nella corte centrale di FOQUS. Tra i workshop dedicati a Napoli Generazione YZ a cura del Milano Graphic Festival, in partnership con il Graphic Days di Torino, diretto da Fabio Guida e Ilaria Reposo, con l’idea di creare un network nazionale di festival dedicati alle Culture Visive. Inoltre non sono mancati momenti dedicati ai bambini con i laboratori in programma a Made in Cloister.

Desina Festival: c’era anche Antville

Tra i vari ospiti di questa prima edizione del Desina Festival, anche noi di Antville con uno speech sul tema “L’heritage branding e il design del futuro” dove abbiamo presentato la case GAY ODIN. Oltre al nostro intervento sul palco del Desina anche la partecipazione al contest con un poster sull’impatto alla Antville-maniera.

Inoltre, tra gli altri soci ADCI anche Debora Manetti, in qualità di ospite del Festival in rappresentanza di Zeta Font con la fonderia tipografia digitale Type & The City di Napoli.

Insomma, una quattro giorni di una importanza rilevante per la città di Napoli, con la speranza che il Desina Festival diventi negli anni un appuntamento fisso, anche grazie agli importanti patrocini: AIAP, ADCI, UNA, Confindustria Salerno e Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e IUAD che in qualità di partner ha garantito un nutrito staff composto da tantissimi giovani studenti del I anno del Corso Specialistico in Art Direction e Copywriting.

Tra gli eventi di chiusura del Festival, il sabato sera a Made in Cloister, si è festeggiata la prima edizione in un elettrizzante Desina Party, con la speciale installazione visiva di Monogrid, Creative Production Company fiorentina.

Il 30 aprile si è concluso al Riot studio con la tavola rotonda “Il design della comunicazione può cambiare il mondo?”: un confronto sul tema dell’impatto nella comunicazione visiva, moderato da Daniela Piscitelli, referente scientifico del Festival, professoressa ordinaria di Disegno Industriale all'Università della Campania "Luigi Vanvitelli".

Al prossimo appuntamento.

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